Siamo un'importante realtà nella sicurezza in Italia ed un punto di riferimento per le più qualificate aziende di Distribuzione di prodotti e sistemi di sicurezza professionale.
La nostra gamma di prodotti, frutto di un'accurata selezione delle migliori tecnologie disponibili e di una stretta collaborazione con i migliori costruttori in tutto il mondo, comprende sistemi di sicurezza senza fili, cablati e misti, centrali, contatti magnetici, rivelatori volumetrici, barriere per esterno, combinatori telefonici, avvisatori acustici, telecamere, sistemi antincendio, sistemi di controllo accessi ed avanzamento produzione.
Controllo, sicurezza, protezione nelle Banche, nei loro caveaux, nei posti di controllo e di accesso.
Controllo, sicurezza, protezione, accessi dei beni culturali
Controllo, sicurezza, protezione, accessi dei beni culturali, e del patrimonio artistico
La
tutela dei beni culturali assume grande importanza soprattutto in un
paese, come l’Italia, particolarmente ricco da questo punto di
vista. I suoi scopi sono molteplici: da un lato, infatti, si propone
di garantire al cittadino il godimento del bene conservando antiche
memorie la cui manomissione o distruzione comporterebbe la
privazione, per la collettività, di beni artisticamente rilevanti.
Dall’altro si vuole anche salvaguardare un patrimonio storico e
culturale la cui compromissione provocherebbe un danno significativo
per l’economia e la ricchezza dello Stato di appartenenza.
L’articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana recita:
“… La
Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca
scientifica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico –
artistico della nazione …“,
codificando ad altissimo livello la protezione giuridica del
Patrimonio Culturale italiano.
Il Patrimonio Culturale è un
insieme organico costituito da opere, monumenti, musei, case,
paesaggi, città, costumi e tradizioni strettamente legato al
territorio che lo ha prodotto. Questo patrimonio, nel suo complesso,
costituisce un elemento portante della società civile e
dell’identità nazionale.
Il Patrimonio culturale rappresenta
la ricchezza di un paese, di una città, in altri termini è un
insieme di beni materiali e immateriali, la cui espressione materiale
(musei, opere d’arte, case, paesaggi) serve anche a richiamare la
parte immateriale costituita dalla cultura, dalla lingua, dai modi di
pensare comuni. Da tali premesse nasce la necessità di tutelare tale
patrimonio economico, una nazione o qualunque settore giuridicamente
circoscritto o anche di un soggetto a cui il patrimonio fa capo (un
ente privato, un ente pubblico, un museo ecc.).
L’Italia
è un paese caratterizzato dalla presenza di rischi naturali
caratterizzati da una eterogeneità unica al mondo.
Terremoti,
eruzioni vulcaniche e dissesto idrogeologico si verificano in modo
ricorrente su buona parte del territorio nazionale. La situazione è
aggravata dall’antropizzazione del territorio e da carenze nella
prevenzione e mitigazione che rendono disastrosi anche gli effetti di
fenomeni con una magnitudo modesta.
Ai rischi naturali si
aggiungono quindi i rischi antropici, tra cui uno dei più frequenti
è il rischio incendio, che insieme contribuiscono a mettere a
repentaglio la salvaguardia di un patrimonio culturale e ambientale
unico al mondo.
Il quadro critico della situazione nazionale
unito alla carente attenzione verso i problemi di protezione dei beni
culturali, la tendenza diffusa nell’opinione pubblica e nei
decisori a non prendere opportuni provvedimenti circa i vari rischi,
si traduce in un aumento di pericolo nei confronti dei beni
culturali. Si ritiene quindi necessario uno sforzo particolare
affinché queste problematiche vengano meglio considerate ed
affrontate.
L’Italia è una vera e propria miniera, con una
miriade di gioielli nascosti. I dipinti e gli affreschi sono opere
che hanno sopravvissuto al trascorrere del tempo, adattandosi,
proprio come esseri viventi, al particolare microclima locale, alla
temperatura e all’umidità relativa e anche alle sue periodiche
variazioni.
La conservazione di questi beni, sostengono gli
esperti, impone che la temperatura delle opere e l’umidità
relativa dell’aria rimangano all’incirca costanti. Se infatti le
tele dei dipinti sono sottoposte a variazioni improvvise di questi
valori, rispondono immediatamente deformandosi (più velocemente
sulla superficie e più lentamente in profondità) con conseguente
distaccamento dello strato pittorico dal fondo.
Quando
si deve affrontare il problema della scelta di come mettere in
sicurezza un museo o un edificio storico, si rende necessario
compiere una valutazione del rischio molto più complessa di quella
usualmente sviluppata per i luoghi di lavoro ordinari. Infatti, oltre
alla tutela della vita umana, il valutatore si confronta con la
necessità di proteggere i beni dall’incendio, dai sismi e da
eventuali danni ti tipo idrogeologico.
Nelle progettazioni
ordinarie, l’obiettivo di solito è quello della sicurezza della
vita umana (anche se in molte applicazioni diventa sempre più
pressante l’esigenza di garantire la continuità di servizio e la
limitazione delle interruzioni).
Anche in presenza di opere
d’arte, edifici storici o comunque beni appartenenti al patrimonio
culturale, l’obiettivo della sicurezza della vita umana è
primario, ma ad esso deve essere affiancato uno studio
dell’evoluzione dell’incendio, degli altri rischi e,
parallelamente, l’analisi degli effetti dei sistemi estinguenti al
fine di verificare che i beni che si intende proteggere siano
effettivamente tutelati.
Alla luce della vulnerabilità di
questi beni circa le variazioni della temperatura e visti gli ultimi
fatti di cronaca (si ricordi il recente rogo di Notre
Dame a Parigi, ma anche il lungo elenco degli anni precedenti, La
Fenice a Venezia, Il Petruzzelli a Bari, la Basilica di Santa Maria
della Salute a Venezia) risulta necessario dedicare particolare
attenzione ai rischi ed in particolar modo a quello di incendio.
Se
per la prevenzione sismica, sono disponibili strumenti e tecniche
che, se usate con cura e sufficiente grado di innovazione, consentono
di garantire almeno il grado di miglioramento sismico, stessa cosa
potrebbe prevedersi per il rischio idrogeologico e per il rischio
incendio, anche se di più complessa organizzazione.
Il settore
della tecnologia
dei sistemi di spegnimento incendi non
è mai stato un settore di grande innovazione, stante anche la
ridotta attenzione che gli ambienti accademici riservano allo studio
degli incendi in generale e dei sistemi di estinzione in particolare.
Ciò è anche comprensibile visto che un sistema di spegnimento basa
la propria possibilità di successo nella lotta contro l’eventuale
incendio che dovesse affrontare durante la “propria esistenza”
più sulla efficienza ed efficacia (ottenibile attraverso una buona
gestione e manutenzione) piuttosto che sul proprio grado di
“sofisticazione” tecnica.
In Italia il, decreto
del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151 ha
compreso le attività aperte al pubblico, ubicate negli edifici
tutelati dallo Stato, tra quelle soggette ai procedimenti di
prevenzione incendi.
Le
caratteristiche morfologiche e strutturali degli edifici e dei beni
tutelati, rendono talvolta difficoltosa l’applicazione delle misure
contenute nelle regole tecniche, attuabili in alcuni casi solo
attraverso interventi invasivi, incompatibili con i vincoli storico –
artistici posti sull’immobile. L’istituto della deroga ha
consentito al progettista, nella quasi totalità dei casi, attraverso
un’attenta valutazione dei rischi, la determinazione di misure
alternative a quelle previste nelle regole tecniche. Poiché da uno
studio comparativo è emerso che alcune deroghe sono ricorrenti, si è
ritenuto utile realizzare uno strumento di ausilio al progettista per
l’individuazione delle misure di sicurezza equivalenti quando, per
tali attività, si ricorre all’istituto della deroga. Pertanto,
congiuntamente al MIBACT, il C.N.VV.F. ha emanato delle linee
guida con le quali sono state proposte soluzioni tecniche che possono
essere adottate dal progettista, nell’ambito dei procedimenti di
deroga, per il raggiungimento dei requisiti di sicurezza (Circolare
15/3/2016 n. 3181 emanata
dalla Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica
del Dipartimento dei Vigili del fuoco del Ministero dell’Interno).
In
questo ambito, dal punto di vista metodologico, la linea guida
prevede la preliminare valutazione del rischio di incendio (per gli
occupanti e per i beni tutelati) e, sulla base di questa, la
determinazione di una strategia composta di soluzioni tecniche
affinché sia assicurato un grado di sicurezza antincendio
equivalente a quello della regola tecnica alla quale si intende
derogare. Le soluzioni tecniche in deroga, contenute nella linea
guida, affidano la compensazione del maggior rischio d’incendio,
derivante dal mancato rispetto delle regole tecniche di settore,
all’azione sinergica e complementare delle soluzioni conformi
derivate dal decreto ministeriale 3 agosto 2015 e dal decreto
ministeriale 18 ottobre 2019, modulate per il caso specifico, e delle
misure aggiuntive, anche di tipo gestionale, per la salvaguardia
degli occupanti e dei beni tutelati.
Considerato che i
presupposti per la predisposizione della linea guida sono basati sui
casi di deroga risultati più frequenti, le soluzioni tecniche
proposte rappresentano una casistica, sicuramente non esaustiva.
Inoltre è stata approvata dal Comitato Centrale Tecnico Scientifico per la prevenzione Incendi del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, in accordo con il MIBACT, una regola tecnica verticale, per la sicurezza antincendio di musei, gallerie, biblioteche, archivi, ecc. sottoposti a tutela dal D.Lgs. 42/2004. Questo ulteriore sussidio per il progettista, in vigore dopo la approvazione della Commissione Europea, consentirà allo stesso di trovare strade di progettazione facendo uso di misure compensative e integrative. Ciò detto, è opinione comune che neanche le normative più avanzate possono mettere in sicurezza un patrimonio esteso composto da 4980 Musei o similari aperti al pubblico (dati ISTAT 2018) di cui 282 aree archeologiche, 537 complessi monumentali. Inoltre sono 110.000 i beni immobili di valore culturale, abbandonati o non utilizzati, classificati nel Carta del rischio del patrimonio Culturale 2012 dal MIBACT. Oltre a ciò abbiamo 37.000 luoghi sotto tutela ambientale e culturale, privati (dati FAI, Fondo ambiente italiano 2020).
Come
è noto e confermato dai dati presentati, l’Italia ha il più
grande patrimonio culturale del Mondo.
Patrimonio di natura
diversissima e utilizzato in minima parte come si legge dai numeri.
La restante parte è spesso in stato di abbandono, proprio per gli
ingenti investimenti necessari per renderli utilizzabili per fini
diversi da quelli per cui erano stare costruiti nei secoli scorsi.
La
rigenerazione di questi edifici potrebbe essere uno dei volani di
sviluppo dell’Italia aiutando, con una sinergia pubblico-privato,
da una parte gli investimenti, e dall’altra il loro riutilizzo in
modo da produrre valore aggiunto economico – sociale – storico
nonché bellezza.
Quindi, dopo la breve analisi dei dati del
patrimonio storico e culturale italiano, si conferma il dato che
lavorare nel campo della progettazione antincendio, nonostante tutte
le “facilitazioni” normative descritte, resta una sfida di non
poco conto.
Questo vale anche per chi deve installare impianti
di protezione dagli incendi moderni ed efficaci.
Indispensabile
è quindi la ricerca, l’innovazione tecnologica ed il trasferimento
delle conoscenze al mondo dell’industria specializzata ed ai
professionisti.
Tale evoluzione, tuttavia, deve essere
accompagnata dall’impiego, sempre più diffuso, della progettazione
di prevenzione incendi di tipo prestazionale, l’unica in grado di
attuare completamente la filosofia del Codice di Prevenzione Incendi
nell’ambito della tutela dei beni dai gravi danni per il patrimonio
pubblico e privato dal punto di vista economico e culturale.
PRIVACY
Gent.le Cliente
Il Regolamento (UE) 2016/679 Del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27/04/2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati, introduce il principio di correttezza del trattamento che disciplina in primo luogo il rapporto tra titolare del trattamento e l'interessato. Il GDPR ribadisce i diritti delle persone interessate conferendo loro diritti di accesso, rettifica, cancellazione, opposizione limitazione, portabilità dei dati; il rispetto di questi diritti contribuisce a suggellare un rapporto di fiducia con i nostri interlocutori. Per questo motivo vi chiediamo di prendere visione della nota informativa allegata che fornisce informazioni, comunicazioni e modalità trasparenti per l'esercizio dei diritti dell'interessato
INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Gentile azienda/società/persona, Con riferimento alle disposizioni del nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei dati UE 2016/679 (GDPR) Sitel Sistemi Srl titolare del trattamento dei dati con sede in in Viale della Navigazione Interna 82 Noventa Padovana (PD) informa che nell’ambito della nostra attività vengono raccolti direttamente, tramite terzi, tramite la consultazione di fonti/documenti/registri pubblici dati personali che sono oggetto di nostro trattamento presso la predetta sede.
Finalità e modalità del trattamento cui sono destinati i dati
Finalità relativa alla gestione di un contratto
Finalità necessaria prevista dalla normativa vigente
Finalità che riguarda attività di Marketing con l’invio di newsletter
Finalità di rilevazione del grado di soddisfazione dei clienti sulla qualità dei servizi resi e sull'attività svolta
Gestione di riparazione/resi prodotti ed attività di "ricerca spedizione"
Il trattamento avviene tramite strumenti manuali, informatici con logiche strettamente correlate alle finalità e, in modo da garantire l’inviolabilità dell’accesso non autorizzato - trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta - distruzione o perdita, anche accidentale del dato.
I dati sono raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime pertinenti e limitati a quanto necessario. Trattati da personale interno, consapevole delle disposizioni del regolamento e incaricato al trattamento del dato personale, con specifiche disposizioni descritte nel Regolamento aziendale.
Il conferimento dei Suoi dati personali a Sitel Sistemi Srl:
È Lecito:
Perché riguarda finalità strettamente connesse alla gestione dei rapporti contrattuali (gestione di dati per esigenze preliminari alla stipula di un contratto o ordine attività contabili e amministrative, soddisfare gli obblighi derivanti da un contratto/ordine, gestione del contenzioso) Perché il trattamento è necessario per l'adempimento di obblighi previsti dalle leggi in vigore.
È Lecito solo con il Suo consenso:
Quando il trattamento riguarda finalità promozionali di Marketing, per invio di newsletter comunicazioni commerciali, organizzazione di eventi ricerche sulla soddisfazione del cliente. Quando il trattamento riguarda le riparazioni di prodotti in cui possono esserci delle immagini personali e sensibili. I dati in nostro possesso sono dati identificati dalla nostra azienda personali non sensibili. Sitel Sistemi Srl non fa trasferimenti di dati verso paesi Europei o Extraeuropei. Sitel Sistemi Srl non tratta dati con lo scopo di profilazione.
Categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di responsabili o incaricati
Sitel Sistemi Srl può comunicare i dati personali in suo possesso a soggetti terzi. Quali agenti di commercio, istituti bancari e assicurativi, spedizionieri, agenzie di intermediazione, agenzie per il recupero crediti, consulenti e studi professionali (avvocati, commercialisti, liberi professionisti, programmatori e manutentori di sistemi informativi), organismi di certificazione. L’elaborazione e il trattamento del dato avvengono nelle rispettive sedi con l’impegno di osservare le disposizioni previste dal Regolamento Generale sulla Protezione dei dati (GDPR) Conservazione dei dati: Il dato viene trattato per tutto il periodo di validità del contratto, archiviato dopo 10 anni di assenza di movimentazione in archivi informatici a cui l’accesso è subordinato con specifica autorizzazione dal Titolare del trattamento.
SITEL SISTEMI SRL
Viale della Navigazione Interna, 82
Zona Industriale Nord, Padova
35027
Italia
ORARI UFFICI
LUNEDI'-VENERDI' 8:30/12:30 - 14:30/18:30
Viale della Navigazione Interna 82 - 35027 - Z.I.Nord Padova
Tel. +39 049 8074945 +39 049 8074950 E-mail: info@sitelsistemi.it
Cap. Soc. € 30.000,00 i.v. - Reg. Imp. PD 01008650283 - C.C.I.A.A. PD - REA 232953
C.F. 01008650283 - P.IVA 03673190280